Parlare di preghiere in senso asatruar suona un pò come una stonatura che riporta al senso cattolico di tale definizione, in realtà non c'e' nulla di più diverso da questo. Siamo abituati a considerare preghiere delle richieste poste "all'altra parte" in speranza che queste vengano esaudite se ritenute giuste e riducendo l'uomo ad un ruolo totalmente passivo.
Nell' Ásatrú non consideriamo nessuno "dall'altra parte", anzi chi ci ascolta è proprio qui, presente nella visione pagana che ci rappresenta nell'esistenza.
L'uomo non assume un ruolo passivo nella richiesta, ma è parte di essa e nasce non solo dalla volontà dello stesso ma contemporaneamente dalla volontà Divina che dà origine ad una combinazione di attrazione reciproca.
Nell' Ásatrú non consideriamo nessuno "dall'altra parte", anzi chi ci ascolta è proprio qui, presente nella visione pagana che ci rappresenta nell'esistenza.
L'uomo non assume un ruolo passivo nella richiesta, ma è parte di essa e nasce non solo dalla volontà dello stesso ma contemporaneamente dalla volontà Divina che dà origine ad una combinazione di attrazione reciproca.