Essere Pagani.
Essere pagani oggi significa entrare a far parte di tutte le antiche credenze pre-cristiane, siano esse germaniche, slave o greche.
Naturalmente per un Greco fare un Blot ad Odino sarebbe poco consono visto che le originarie credenze si basano sugli Dei dell'Olimpo.
E' forse discriminazione questa? No.
Una religione di questo tipo è una religione etnica e quindi culturale. Essere pagani germanici non significa disprezzare i pagani Slavi o Greco\Romani. L'arroganza di far vivere le persone secondo i nostri archetipi è lontana dall'aspetto pagano.
Centinaia di anni orsono tollerammo che il Cristianesimo entrasse nelle nostre terre e nonostante tutto ebbe luogo una visibile coesistenza, anche se non tutti i pagani condividevano la morale di questa nuova fede. In Scandinavia per esempio si possono trovare reperti religiosi di entrambe le fedi risalenti allo stesso periodo.
Arrivò il momento in cui però questa tolleranza mancò di reciprocità da parte cristiana che usò qualsiasi metodo per convertire i pagani alla propria religione, perseguitando, torturando, uccidendo ed esiliando.
Questo è un valore per il quale il pagano moderno deve combattere, affinchè non si ripeta mai più un'accomunamento spirituale forzato da parte di nessuno. Nè tra religioni politeiste e monoteiste, nè tra pagani di culture ed entnie differenti.
Ognuno deve poter trovare la propria più alta spiritualità al sicuro da ogni insignificante e crudele intervento da parte dell'uomo.
Il vero pagano secondo me si identifica per la reale coscienza della natura, capire l'essenza di essa e condurre rituali senza farli trasparire come spettacoli teatrali di massa, come ad esempio certi New Age fanno.
Il vero rituale è una cosa seria e profonda, la meditazione runica e l'utilizzo di essa non vuol dire ballare nudi tra gli alberi sotto l'effetto di LSD ripresi dalle telecamere.
In questo caso bisogna dire che i cristiani sono molto più rispettosi dei propri costumi rispetto ad alcuni correntisti New Age.
Riguardo alla natura, dicevo, è necessario capire di essere parte di essa, ma non bisogna interpretare male questa cosa. Non si può non osare di uccidere un animale e sopravvivere mangiando insalata con un profondo rimorso o sentirsi in colpa per aver calpestato un prato.
Non siamo superiori alla natura ma siamo parte di essa! Fare una buona azione e accompagnare un'anziana signora ad attraversare la strada non è come ogni giorno abbracciare un albero in segno di devozione!
Dobbiamo far vivere in noi le differenti virtù degli Dèi, non applicare l'immagine di essi ad oggetti e tenerle al di fuori della nostra persona.
In poche parole ho voluto illustrare brevemente la differenza che c'e' tra il vero pagano che riconosce la propria convinzione religiosa e lo pseudo-pagano che invece cerca solo di dare un'immagine alternativa di se stesso agli occhi del mondo.
Naturalmente per un Greco fare un Blot ad Odino sarebbe poco consono visto che le originarie credenze si basano sugli Dei dell'Olimpo.
E' forse discriminazione questa? No.
Una religione di questo tipo è una religione etnica e quindi culturale. Essere pagani germanici non significa disprezzare i pagani Slavi o Greco\Romani. L'arroganza di far vivere le persone secondo i nostri archetipi è lontana dall'aspetto pagano.
Centinaia di anni orsono tollerammo che il Cristianesimo entrasse nelle nostre terre e nonostante tutto ebbe luogo una visibile coesistenza, anche se non tutti i pagani condividevano la morale di questa nuova fede. In Scandinavia per esempio si possono trovare reperti religiosi di entrambe le fedi risalenti allo stesso periodo.
Arrivò il momento in cui però questa tolleranza mancò di reciprocità da parte cristiana che usò qualsiasi metodo per convertire i pagani alla propria religione, perseguitando, torturando, uccidendo ed esiliando.
Questo è un valore per il quale il pagano moderno deve combattere, affinchè non si ripeta mai più un'accomunamento spirituale forzato da parte di nessuno. Nè tra religioni politeiste e monoteiste, nè tra pagani di culture ed entnie differenti.
Ognuno deve poter trovare la propria più alta spiritualità al sicuro da ogni insignificante e crudele intervento da parte dell'uomo.
Il vero pagano secondo me si identifica per la reale coscienza della natura, capire l'essenza di essa e condurre rituali senza farli trasparire come spettacoli teatrali di massa, come ad esempio certi New Age fanno.
Il vero rituale è una cosa seria e profonda, la meditazione runica e l'utilizzo di essa non vuol dire ballare nudi tra gli alberi sotto l'effetto di LSD ripresi dalle telecamere.
In questo caso bisogna dire che i cristiani sono molto più rispettosi dei propri costumi rispetto ad alcuni correntisti New Age.
Riguardo alla natura, dicevo, è necessario capire di essere parte di essa, ma non bisogna interpretare male questa cosa. Non si può non osare di uccidere un animale e sopravvivere mangiando insalata con un profondo rimorso o sentirsi in colpa per aver calpestato un prato.
Non siamo superiori alla natura ma siamo parte di essa! Fare una buona azione e accompagnare un'anziana signora ad attraversare la strada non è come ogni giorno abbracciare un albero in segno di devozione!
Dobbiamo far vivere in noi le differenti virtù degli Dèi, non applicare l'immagine di essi ad oggetti e tenerle al di fuori della nostra persona.
In poche parole ho voluto illustrare brevemente la differenza che c'e' tra il vero pagano che riconosce la propria convinzione religiosa e lo pseudo-pagano che invece cerca solo di dare un'immagine alternativa di se stesso agli occhi del mondo.